La forza militare di Israele e dell’Iran a confronto

La guerra tra Israele e l’Iran sta continuando ad intensificarsi, con entrambe le parti che hanno promesso di esercitare la massima pressione sull’altra, dopo giorni di violenza innescati dall’offensiva aerea di Israele, avviata il 13 giugno, per colpire i siti militari e nucleari dell’Iran. Mentre gli abitanti della regione osservano lo svolgimento del conflitto tanto atteso, è utile fare un paragone tra le capacità tecnologiche altamente avanzate e la superiorità aerea di Israele e i missili a lungo raggio dell’Iran.

Secondo i dati dell’International Institute for Strategic Studies del 2025, l’Iran supera numericamente Israele in termini di personale attivo: la repubblica islamica ha 960.000 uomini contro i 634.500 del suo acerrimo nemico, molto più piccolo. Tra questi, 610.000 effettivi e 350.000 riservisti in Iran, rispetto ai 169.500 effettivi e ai 465.500 riservisti di Israele.

Come nota The New Arab, Israele ha la meglio sull’Iran nella sua guerra aerea, utilizzando una gamma di sofisticati jet da combattimento, tra cui 39 Lockheed Martin F-35 Lightning II di fabbricazione statunitense, comunemente noti come F-35, in grado di penetrare le difese radar senza essere rilevati. Tel Aviv possiede inoltre 196 aerei da combattimento F-16 e 75 F-15, con velocità variabili tra 1.976 e 3.097 km orari. L’Iran ha affermato di aver abbattuto tre F-35 dall’inizio della guerra, venerdì 13 giugno, e di aver catturato almeno un pilota. Israele ha negato.

Se fosse vero, sarebbe la prima volta che un aereo da caccia viene abbattuto. Il 16 giugno, Israele ha dichiarato di aver raggiunto la “superiorità aerea” sulla capitale iraniana e di avere il controllo dei cieli dall’Iran occidentale a Teheran. A titolo di paragone, l’Iran possiede circa 180 aerei da combattimento di fabbricazione russa, vecchi e privi di manutenzione, e le pesanti sanzioni occidentali rendono incredibilmente difficile per l’Iran aggiornare i propri aerei.

Per quanto riguarda i velivoli a pilotaggio remoto, tra i droni dell’Iran figurano lo Shahed 136, l’Emad, il Khorramshahr-4 e il Fattah, con una gittata che varia tra i 1.400 e i 2.500 km, raggiungendo quindi qualsiasi punto di Israele. L’ultima aggiunta comprende missili ipersonici difficili da intercettare e che l’Iran ha utilizzato nei suoi attacchi contro le città israeliane. Si stima che l’Iran possieda una scorta di missili balistici compresa tra 2.000 e 3.000 unità e che ne produca tra 300 e 500 al mese, sfidando Israele che ha attaccato i programmi nucleari e missilistici dell’Iran.

Oltre a fare affidamento sulla sua aeronautica militare, Israele possiede uno dei sistemi di difesa più avanzati al mondo, che gli consente di abbattere la maggior parte dei proiettili in arrivo. Il sistema di difesa aerea multistrato e multimiliardario di Israele comprende l’Iron Dome, l’Arrow-3, il David’s Sling e l’Iron Beam, ciascuno utilizzato per scopi diversi e con gittate diverse. Gli Stati Uniti hanno investito molto in questo sistema di difesa, garantendo in larga misura a Israele una copertura sicura dagli attacchi missilistici.

Al centro di questo sistema di difesa aerea c’è l’Iron Dome, che utilizza un radar per rilevare e intercettare razzi a corto raggio fino a 70 km di distanza. Israele afferma che il suo tasso di successo supera il 90% e ha un tempo di risposta di pochi secondi. La Fionda di Davide viene utilizzata per missili a medio raggio, compresi quelli lanciati dai militanti di Hezbollah sostenuti dall’Iran in Libano. Esiste anche l’Arrow, utilizzato per intercettare missili a lungo raggio fino a 2.400 km di distanza, che Israele ha utilizzato contro i missili iraniani e i razzi lanciati dagli Houthi, sostenuti dall’Iran, nello Yemen. Le difese aeree israeliane includono anche i missili Patriot, il loro componente più vecchio, con una gittata pari a 70 km.

Con riferimento all’energia nucleare, Israele sostiene che uno dei motivi principali per cui è entrato in guerra con l’Iran è il programma nucleare di Teheran. L’Iran e gli USA avevano avviato trattative prima dell’inizio della guerra per raggiungere un accordo, ma ciò sembrava meno probabile poiché entrambi i Paesi si erano rifiutati di fare marcia indietro su alcune richieste, tra cui l’arricchimento dell’uranio. 

Gli Stati Uniti e Israele sono fermamente contrari al programma nucleare iraniano e, da venerdì, Israele ha bombardato diversi siti nucleari in Iran, tra cui il suo principale impianto di arricchimento di Natanz. La Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha ripetutamente negato che il suo Paese abbia cercato di creare una bomba nucleare, sostenendo che ciò sia contrario alle sue convinzioni islamiche. Il Paese stava arricchendo l’uranio al 60%, non lontano dal livello del 90% necessario per creare una testata nucleare. Nonostante le diffuse speculazioni, Israele non ha né confermato né negato di possedere armi nucleari, aderendo a una politica di deliberata ambiguità. Si ritiene tuttavia che disponga di un numero di testate nucleari compreso tra 80 e 400, la prima delle quali fu completata tra la fine del 1966 e l’inizio del 1967. Il Centro di ricerca nucleare del Negev, nei pressi della città di Dimona, si trova al centro del segreto programma nucleare israeliano.