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08 Aprile 2023 06:31

Trapelati documenti riservati degli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina

Il quotidiano statunitense New York Times ha reso noto, il 6 aprile, che sulle piattaforme social sono circolati documenti segreti che forniscono dettagli sui piani degli Stati Uniti e della NATO per aiutare l’Ucraina a preparare la controffensiva primaverile contro la Russia. Il medesimo giorno, il Ministero della Difesa degli USA ha fatto sapere che sono in corso accertamenti e valutazioni per determinare la violazione della segretezza e sicurezza del Dipartimento, nonché al fine di comprendere quali figure possano esservi dietro. 

“Siamo a conoscenza delle segnalazioni di post sui social media e il Dipartimento sta esaminando la questione”, ha dichiarato la vice segretaria stampa, Sabrina Singh. I documenti sono stati diffusi su Twitter e Telegram e, secondo quanto riportato New York Times (NYT), contengono grafici e dettagli sulle consegne di armi, sulla forza dei battaglioni e altre informazioni sensibili. I documenti, alcuni de quali erano contrassegnati dall’etichetta “top secret”, sono stati fatti circolare da canali governativi filorussi, ha riportato la testata qatariota al-Jazeera. Le informazioni contenute nei documenti risalgono ad almeno cinque settimane fa e le più recenti al primo marzo. I piani non forniscono dettagli specifici, come la data in cui l’Ucraina prevede di lanciare l’offensiva. 

Uno dei documenti riassumeva i programmi di addestramento di 12 brigate da combattimento ucraine. Da quanto appreso, nove di queste sarebbero state addestrate dalle forze statunitensi e della NATO. Per tali operazioni, si stima siano necessari circa 250 carri armati e più di 350 veicoli meccanizzati, ha riferito il NYT. I file contengono anche informazioni dettagliate sui tassi di spesa per le munizioni dell’Esercito ucraino, compresi i razzi HIMARS, i sistemi di artiglieria di fabbricazione statunitense che si sono dimostrati altamente efficaci contro le forze russe. “All’occhio esperto di un pianificatore di guerra russo, di un generale sul campo o di un analista di intelligence, i documenti offrono senza dubbio molti indizi e intuizioni allettanti”, ha dichiarato il NYT.

Non è chiaro come i dati siano finiti sui social media, sebbene siano stati principalmente i canali governativi filo-russi ad aver condiviso e fatto circolare le diapositive, hanno spiegato gli analisti militari al NYT. Nel rapporto del NYT sono stati anche citati avvertimenti di analisti militari. Secondo questi ultimi, i file sembrerebbero essere stati modificati in alcune sezioni, avvertendo che potrebbero fare parte di una campagna di disinformazione russa. In particolare, gli esperti avevano fatto riferimento alle parti riguardo alle vittime militari, con le stime USA dei morti di guerra ucraini gonfiate a fronte della minimizzazione di quelle russe. Ad esempio, una delle diapositive afferma che erano stati uccisi e/o feriti da 16.000 a 17.500 soldati russi, aggiungendo che l’Ucraina aveva subito 71.500 morti tra le proprie truppe. In tal contesto, è importante precisare che il Pentagono e altri analisti hanno stimato che la Russia avrebbe subito un numero maggiore di vittime, con circa 200.000 morti e feriti, mentre le stime per l’Ucraina si aggirano intorno a 100.000 morti e feriti. 

Nonostante tali discrepanze, secondo analisti citati dal NYT, alcune parti dei documenti sembravano autentiche, fornendo quindi a Mosca informazioni preziose come i calendari per la consegna di armi e truppe, nonché i numeri riguardo al quantitativo di soldati ucraini dispiegati in certe aree. Infine, è importante sottolineare che la fuga di notizie del 6 aprile ha rappresentato la prima “svolta” dell’intelligence russa resa pubblica dall’inizio del conflitto, il 24 febbraio scorso. Per tutta la durata della guerra, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina informazioni su posti di comando, depositi di munizioni e altri nodi chiave delle linee militari russe. Lo scambio di tali informazioni in tempo reale hanno permesso a Kiev di colpire con successo le forze russe, uccidere alti generali e costringere a spostare i rifornimenti di munizioni lontano dalle linee del fronte russo, anche se i funzionari statunitensi affermano che l’Ucraina ha svolto il ruolo decisivo nella pianificazione e nell’esecuzione di questi attacchi.

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