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28 Gennaio 2024 09:44

Roma: al via il summit sull’Africa, attesa la presentazione del Piano Mattei3

Oggi domenica 28 gennaio, e domani lunedì 29, il governo italiano terrà l’atteso summit sull’Africa. Per l’occasione arriveranno a Roma oltre 50 delegazioni, provenienti soprattutto da Paesi africani, oltre a leader dell’Unione Europea e rappresentanti di organizzazioni internazionali. Lo scopo del convegno è presentare il Piano Mattei, piano strategico dell’Italia che mira a rivedere l’approccio nei confronti del continente africano. Il premier italiano, Giorgia Meloni, ha parlato di un atteggiamento “non predatorio”, volto a favorire la cooperazione.

Il nome dell’iniziativa fa riferimento a Enrico Mattei, amministratore pubblico italiano che, negli anni Cinquante, sostenne che l’Italia aiutasse i governi nordafricani a far crescere le loro economie e sviluppare le loro risorse naturali. Settant’anni dopo, la Meloni vuole presentare il Piano Mattei come il fiore all’occhiello della sua politica estera, puntando a rinnovare ancora una volta l’approccio del Paese al continente africano.

Il piano costerà circa 3 milioni di euro l’anno e avrà una durata quadriennale. L’obiettivo è rafforzare la cooperazione energetica con i Paesi africani e aiutarli in diversi settori tra cui sanità e istruzione, ma il suo scopo principale è affrontare le cause economiche profonde della migrazione di massa dall’Africa. 

Alcuni critici ritengono che all’iniziativa manchi una strategia chiara. “Aspettavamo tutti di saperne di più sul contenuto del piano. Ma come chiarisce un decreto del governo, la strategia verrà delineata a partire da questo convegno e nelle settimane a venire. Vorremmo che il piano d’azione si concentrasse principalmente sui bisogni dell’Africa e sui bisogni degli stati e delle società civili dei paesi. Ci piacerebbe anche vedere l’utilizzo di un ‘approccio dal basso verso l’alto’, nel senso che nulla viene imposto dall’alto. Un aspetto positivo del piano è la sua visione a lungo termine: non stiamo cioè affrontando la singola emergenza come nel caso degli arrivi dei migranti ma parliamo piuttosto di una strategia a lungo termine”, ha commentato il Segretario generale della Fondazione AVSI, Giampaolo Silvestri.

La Meloni vuole di posizionare l’Italia come collegamento cruciale tra Africa ed Europa. “Se vogliamo lavorare su una strategia che unisca gli interessi africani ed europei, un esempio è l’energia, perché l’Africa è potenzialmente un enorme produttore di energia e l’Europa ha un problema di approvvigionamento energetico”, ha affermato il primo ministro italiano.

Guardando al 2024, l’Italia non può permettersi di essere vaghe sulla sua politica nei confronti dell’Africa: circa il 40% del suo gas proviene da produttori africani, e questa cifra è destinata a crescere; il suo coinvolgimento nel Sahel e nel Nord Africa per mitigare la crescente instabilità e le interferenze straniere è stato a volte imprudente; e nonostante l’80% degli arrivi irregolari in Italia provengano dai porti del Nord Africa, i tentativi di cooperazione di Roma in materia migratoria sono in gran parte falliti.

Nell’ambito della sua presidenza del G7 quest’anno, l’Italia mira a fare dello sviluppo africano un tema centrale per rafforzare la propria influenza in un continente in cui potenze globali come Cina, Russia e India stanno espandendo la loro influenza politica. Nonostante la promessa di fermare i barconi di migranti dal Nord Africa, sotto la Meloni gli sbarchi in Italia sono aumentati, da circa 105.000 nel 2022 a quasi 158.000 nel 2023, con Roma che ha addestrato la Guardia Costiera libica e tunisina nell’ambito di un’iniziativa dell’UE.

Il Piano Mattei intende anche affrontare i cosiddetti fattori di spinta e convincere i Paesi di origine a firmare accordi di riammissione per i migranti a cui è stato rifiutato il permesso di soggiorno in Italia. Gli esperti avvertono che l’iniziativa deve essere strutturata per durare, sottolineando l’instabilità della politica italiana. 

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